Nel mese di luglio è tornato d'attualità il tentativo diga a San Salvatore e stavolta vorrebbero riprovarci a scopo irriguo.
Del resto sono anni che ci provano ma il progetto diga per centralina idroelettrica è stato bocciato a tutti i livelli, dai comuni della valle, dalla provincia di Piacenza, dalla regione Emilia Romagna e dopo ricorso al Tar dal Consiglio di Stato. Del resto i vari Richiami del Trebbia sono nati proprio per questo e il gruppo TrebbiaNat con le altre associazioni della valle e No Tube ha sempre aderito alle varie iniziative a difesa del fiume. Ora ci riprovano a scopo irriguo con l'avvallo del Consorzio di Bonifica ma il Trebbia compatta tutti e troveranno pane per i loro denti. Per comuni come Marsaglia e Bobbio sarebbe una mossa suicida perchè senza il fiume sarebbero praticamente morti, le anse di San Salvatore sono un sito d'importanza comunitaria dal punto di vista geologico ed è sempre in piedi la domanda per dichiararlo patrimonio dell'Umanità Unesco. In Val Trebbia poi c'è già una diga quella del Brugneto costruita con lo stesso materiale del ponte Morandi e tramite accordi tra le regioni Emilia e Liguria 4 milioni di metri cubi di acqua ci spettano già con i rilasci controllati nel mese di luglio e in caso di necessità basta utilizzare quella o ricontrattare gli accordi.
Un paio di giorni dopo l'articolo c'è stata la pronta replica delle associazioni ambientaliste.
Giù le mani dal Trebbia e da San Salvatore, patrimonio dei Piacentini.
I fiumi sono un bene comune e la loro acqua non è proprietà privata a disposizione di inaccettabili progetti del Consorzio di bonifica e delle associazioni agricole
#laTrebbiascorrelibera
Claudio e Patrizia - Nella natura i profumi, i colori e i suoni si rispondono (Baudelaire)